Riceviamo e pubblichiamo la lettera del Dott. Franco La Barbera, che spiega le vicissitudini e la decisione del regista francese Julien Paolini, a girare alcune scene del film, “Amare la terra amara”, a Belmonte Mezzagno.
Cara Cetta e cara Redazione di Belmonte Mezzagno News.
A proposito del Vostro post dell’altro ieri sono io che Vi devo ringraziare per avermi citato. E visto che mi avete tirato in ballo, voglio condividere con Voi e con tutti i Belmontesi alcuni passaggi di quello che per Belmonte tutta è un evento. Un bell’evento che consentirà di rappresentare una parte, sicuramente una piccola parte di Belmonte, in un film che andrà a Cannes.
Il film come ormai sapete dalle notizie dei media, è una trasposizione in chiave moderna e più esattamente siciliana, dell’Antigone di Sofocle. La trama del film più o meno la conoscete, ma forse non sapete cosa c’entra Belmonte con la tragedia greca o forse è più esatto dire, con il film ” Amare la terra amara ” di Julien Paolini.
Julien, per l’appunto, aveva chiaro in mente cosa gli serviva, in termini di location, per girare alcune scene. Infatti, di Belmonte mi diceva, dopo che in più occasioni gliel’ho fatta visitare, che i suoi bar e i suoi forni, nonché le sue piazze, avevano quello che lui cercava. Un paese siciliano, che non fosse troppo vecchio, ma neanche troppo moderno. Insomma un paese sospeso tra la l’antico e il moderno. E se ci pensate, non siamo in realtà così? Non sembra anche a voi che un po’ tutti proviamo a proiettarci nel futuro ma alla fine rimaniamo sempre attaccati alle nostre tradizioni? Ma forse sto esagerando e comunque quello di cui sto parlando è sicuramente un aspetto positivo della nostra comunità. E comunque la cosa importante è esserci anche perché ad un certo punto si è paventata la possibilità che le scene che si gireranno a Belmonte si girassero altrove. Per fortuna però tutto è rientrato grazie anche alle piazze, alle vecchie case e paradossalmente ai bar e ai forni di Belmonte che, ripeto, corrispondevano alle aspettative del regista. E quindi Belmonte, grazie a Julien Paolini ci sarà.
La piazza della biviratura vecchia e in particolare una delle case, quella di Pietro Ferraro, insieme a una porta particolare della stessa piazza saranno insieme alla chiesetta della Madonna del Rosario e del forno di Giovanni Longino ( dove la moglie carinamente ha offerto alla troupe squisiti e apprezzati pasticcini ) le location scelte insieme alla sua troupe che per la maggior parte è francese. Ma non è tutto perché forse non sapete che l’altra location è la cava dell’Avv. Barrale che ospita una fattoria da dove, a mio avviso si apre, paesaggisticamente parlando, davvero una finestra particolare su Belmonte. E che un’Ape ( un po’ “sgarrupata” ), quella di Piero Benigno, sarà una delle ” attrici ” del film. Bene a questo punto, dopo avere ringraziato Julien Paolini, la Produzione e tutta la Troupe, cui pongo a nome di tutti i Belmontesi, il più sincero benvenuto, nonché il Sindaco, il Comandante dei Vigili e i Vigili e quanti tra i belmontesi hanno mostrato una grande accoglienza e disponibilità, non mi resta che confermarVi che le date del 13 ( biviratura vecchia ) e 14 febbraio ( forno di Longino ) malgrado il maltempo, rimangono confermate. Ci sarà poi un’altra data, il 7 marzo per girare le riprese alla fattoria. Un caro saluto a tutti.
Franco La Barbera
JULIEN PAOLINI, REGISTA
Nato da madre francese e padre italiano, Julien Paolini lascia la natia Toscana a otto anni, guidato da una madre nostalgica e determinata. È stato a Parigi dove è cresciuto. Questa doppia identità lo accompagnerà lungo il cammino. Vorace lettore e osservatore, trascorre i suoi anni formativi nei cinema e nelle biblioteche locali. Più avanti, naturalmente, approfondisce la scrittura e la regia.
Finalista del francese Sopadin nel 2012 per la sceneggiatura del film “Conduite Nocturne” Julien Paolini ha scritto e diretto sette cortometraggi tutti notati in TV e festival. Girato tra Francia, Africa e Stati Uniti, lo hanno portato a dirigere attori come Ahna O’Reilly (The Help), François-Xavier Demaison (Coluche), Bernie Bonvoisin (Les demons De Jesus) Shiloh Fernandez (White Bird), Christophe Salengro (Louise-Michel) o adattare Boris Vian per France Télévisions. Tra una nuova razza di scrittori e registi francesi, la filmografia di Julien Paolini ha un focus internazionale.
ANTIGONE: TRAMA
Antigone di Sofocle. Il figlio più giovane di Edipo, Eteocle, esilia il fratello maggiore Polinice. Questi attacca Tebe ma né l’uno ne l’altro l’ hanno vinta perché muoiono entrambi in battaglia. Eteocle riceve le onoranze funebri, che invece vengono rifiutate a Polinice, dichiarato traditore della città dallo zio Creonte.
Apprendendo questa notizia, Antigone – sorella di Eteocle -,nonostante il consiglio dell’altra sorella, più giovane, Ismene, si ostina a pretendere che il corpo del fratello venga sepolto al fine che il suo spirito possa riposare in pace; quindi si reca da lui per rendergli omaggio da sola. Viene pertanto arrestata e condotta presso Creonte che giudica colpevoli entrambe le sorelle e decide il loro imprigionamento, rimproverando ad Antigone la disobbedienza ai suoi ordini. Ma Emone, figlio di Creonte, supplica il padre in favore di Antigone della quale è promesso sposo. Questi lo deride e ignora le sue suppliche.
Gli anziani ricordano allora al re che solo una delle sorelle ha infranto le leggi e quindi Creonte cambia idea decidendo l’esecuzione della sola Antigone. Mentre ella viene condotta fuori da Tebe in una caverna ad attendervi la morte, l’indovino Tiresia avverte Creonte che gli dei sono molto irritati per la sua mancanza di rispetto verso i morti, e che tutto ciò porterà il figlio di Creonte a morire per castigo. Creonte, preoccupato, si affretta a far liberare Antigone, sepolta viva, e a far seppellire Polinice. Ma quando arriva alla sua tomba la fanciulla è già morta, suicidatasi. Emone stringe il corpo della fidanzata morta, si getta quindi sul padre per ucciderlo, ma, mancato il bersaglio, rivolge l’arma contro se stesso, uccidendosi. Creonte, ritorna al palazzo per apprendere che la moglie Euridice s’è tolta la vita dopo esser stata colpita dalla notizia della morte del figlio, egli rimane così solo, chiuso nel suo dolore.